Come scegliere un antifurto moto GPS ?

Da Alexandre di SMT Performances | 12/07/2019

Come scegliere un antifurto moto GPS ?

Esistono moltissimi prodotti in vendita che si presentano come "antifurti GPS per moto", ma assai pochi tra loro spiegano la loro origine, il loro funzionamento e il loro interesse, utilizzando casi pratici come esempio.

Tuttavia, qualsiasi consumatore può capire sin da subito che ci deve essere una differenza tra un antifurto GPS fabbricato in Cina, venduto a circa 15€, e marche note che propongono prodotti fabbricati in Francia tra i 100€ e i 300€...

Attraverso questo articolo, tratteremo i punti fondamentali rispondendo alle tre domande seguenti in modo molto concreto:

  • A cosa serve un antifurto GPS per moto?
  • Quali soluzioni sono in vendita sul mercato?
  • E quali sono i criteri da conoscere prima di acquistarne uno?

A cosa serve davvero un antifurto GPS per moto?

Forse non lo sapete, ma esistono due categorie di antifurto per moto. La prima è quella che tutti conoscono: sono gli "antifurti meccanici", il cui scopo è di ritardare/complicare il più possibile il furto di una moto. Può trattarsi di una catena con un lucchetto, di un lucchetto a U, di un blocco a disco, ecc.

Questo tipo di protezione permette due cose: da un lato, di dissuadere i ladri meno esperti (tagliare una catena SRA richiede una certa tecnica e uno strumento adeguato) e, dall'altro, di ritardare i ladri esperti. Il caso dell'allarme sonoro è ancora un po' diverso, poiché non ritarderà il furto ma eventualmente lo renderà più complicato (dal momento che il ladro ha teoricamente meno tempo prima dell'intervento della polizia)

Questo tipo di antifurto è indispensabile. Perché anche se la vostra moto non è "la più bella del quartiere", senza un antifurto meccanico essa diventa, di fatto, "la più facile da rubare del quartiere"...

Purtroppo, una misura di protezione meccanica non è sempre sufficiente, poichè un ladro esperto sarà sempre in grado di eluderla in un tempo più o meno limitato. Basta guardare il video qui a lato per rendersene conto: se vi imbattete in dei "professionisti", a loro saranno sufficienti pochi minuti per scappare con la vostra moto, in particolare sollevandola qualora essa non sia legata ad un punto fissato al suolo, o peggio ancora, durante uno furto a seguito di una minaccia diretta dell'aggressore.

Il secondo tipo di protezione contro i furti di moto è rappresentato dagli antifurto GPS, che a volte sono chiamati anche "localizzatori GPS" o " GPS trackers", o ancora “spia GPS”. Generalmente sono nascosti nella moto sotto forma di una chiave USB o di una scatola molto compatta (Pegase, ad esempio, è più piccolo di una carta di credito), in modo che il ladro sia totalmente ignaro della loro presenza durante il suo tentativo di furto.

Il loro funzionamento è semplice: avvisano il proprietario del veicolo in caso di tentativo di furto della moto (funzione denominata "rilevamento di movimento sospetto") e, nel caso in cui la moto sia stata rubata, permettono di ritrovarla facilmente localizzandola (funzione denominata "localizzazione in tempo reale" o "tracking")

Come avrete capito, gli antifurti GPS non sostituiscono assolutamente quelli meccanici. Mentre questi ultimi cercano di dissuadere/ritardare un furto, gli antifurti GPS permettono di essere avvertiti di un furto in corso (intervenendo immediatamente quando possibile) e di localizzare una moto rubata (per poi chiedere alle forze dell’ordine di venire a recuperarla).

Questo per quanto riguarda la teoria. Ora diamo un'occhiata a come funzionano concretamente questi antifurti GPS.

Quali sono i criteri per scegliere un antifurto GPS per moto?

Per farla breve, un buon antifurto GPS deve possedere tre qualità: deve essere preciso, reattivo e autonomo. È da questi tre criteri che dipende il 95% della qualità del prodotto, e quindi molto spesso il suo prezzo.

Preciso = localizzare in tempo reale fino all'ultimo momento

Anche se tutti gli antifurti GPS presenti sul mercato offrono una funzione di localizzazione del veicolo, sono pochi quelli che specificano chiaramente il loro livello di precisione! Questo dipende da due caratteristiche che sono facili da spiegare.

La prima è l’accuratezza della localizzazione. I prodotti che propongono il "GPS a bassa potenza" o il "posizionamento via WPS (Wi-Fi Positioning System)" avranno una precisione inferiore e il punto indicato non corrisponderà esattamente alla posizione del veicolo.

La seconda è ancora più importante: si tratta della frequenza di invio della posizione. Pochi produttori si pronunciano su tale aspetto eppure in caso di furto ciò diventa fondamentale!


La prima è l’accuratezza della localizzazione. I prodotti che propongono il "GPS a bassa potenza" o il "posizionamento via WPS (Wi-Fi Positioning System)" avranno una precisione inferiore e il punto indicato non corrisponderà esattamente alla posizione del veicolo.

La seconda è ancora più importante: si tratta della frequenza di invio della posizione. Pochi produttori si pronunciano su tale aspetto eppure in caso di furto ciò diventa fondamentale!


Spieghiamoci meglio. Il più delle volte, una moto rubata viene immediatamente portata in un luogo riparato, molto spesso fuori dalla portata della rete GSM. Questo può essere costituito da un box, un capannone in mezzo alla foresta, e più spesso un garage sotterraneo chiuso. Di conseguenza, per sperare di ritrovarla, è necessario ottenere la sua ultima localizzazione prima della sua “scomparsa”. Se il vostro antifurto GSM invia i suoi dati continuamente, allora l'ultimo punto sarà situato davanti alla porta del garage/box, il che limiterà la ricerca! Al contrario, se il vostro antifurto GPS invia i suoi dati solo ogni 10 o 5 minuti, c'è una forte probabilità che l'ultima localizzazione fornita corrisponda a un punto in mezzo alla strada ed è quindi impossibile sapere in quale garage/box sia stata parcheggiata la moto! In questo caso, le forze dell’ordine non vorranno intervenire, facendovi presente che non possono cercare un veicolo in un intero quartiere!


In tal senso, l'antifurto GPS Pegase è semplicemente il più efficiente sul mercato. Essendo stato sviluppato nel contesto delle gare motociclistiche (dal momento che Pegase è anche un cronometro e uno strumento di analisi delle prestazioni in pista e su strada), possiede una precisione massima che arriva fino a 4 punti di localizzazione inviati al secondo! Questo altissimo livello di prestazioni permette alla funzione antifurto di visualizzare in tempo reale gli spostamenti della moto rubata fino all'ultimo luogo in cui la rete GSM era ancora disponibile.


Reattivo = essere avvertiti rapidamente, ma non inutilmente

Ci sono due possibili tipi di reattività per un antifurto GPS:

  • rileva soltanto i "movimenti sospetti" che corrispondono alla realtà di un furto (movimenti della moto, vibrazioni provocate dalla rimozione dell'antifurto meccanico, urti ripetuti e/o violenti, ecc.) In questo caso, sarete avvisati solo se c'è un rischio di furto.

  • oppure rileva qualsiasi tipo di urto e in questo caso sarete avvisati immediatamente al minimo impatto, per esempio se un'altra moto viene parcheggia accanto e il suo pneumatico tocca leggermente quello della vostra.

In entrambi i casi, il vostro antifurto GPS deve essere in grado di inviarvi un allarme in meno di 2 minuti in modo che possiate intervenire rapidamente o avvertire la polizia, se necessario. Alcuni dispositivi offrono tempi di reazione ancora più brevi (meno di 10s), ma ciò riduce notevolmente la durata della batteria interna dell'antifurto, o quella della moto se quest’ultimo è collegato direttamente ad essa.

L'antifurto GPS Pegase utilizza solamente un rilevamento di movimenti sospetti, per la seguente ragione: un rilevatore di urti genera rapidamente il fenomeno del "Pierino e il lupo". A furia di ricevere falsi allarmi, vi preoccuperete sempre meno... fino al giorno in cui si tratterà di un vero furto! Al contrario, un rilevatore di movimento sospetto vi avviserà solo quando è veramente necessario intervenire.

Autonomo = essere alimentato con elettricità senza rischi per la moto

Esistono due soluzioni: o l'antifurto funziona a pile e/o batteria interna, oppure è alimentato direttamente dalla batteria della moto.

1) Gli antifurti GPS alimentati da una batteria interna

Gli antifurti GPS alimentati da una batteria interna hanno bisogno di essere ricaricati regolarmente. Nella pratica, ciò è abbastanza vincolante, soprattutto per i più sbadati tra noi che si dimenticheranno di ricaricarlo e quindi guideranno... con un dispositivo spento! I migliori hanno un'autonomia di sei mesi e quelli meno buoni hanno bisogno almeno di una ricarica mensile.

Ma attenzione: in un caso come nell’altro, un antifurto GPS alimentato da una batteria interna ha il 99% di probabilità di funzionare su una rete detta "a basso consumo" (LoRa, Sigfox, ecc.) invece di una connessione GSM, il che lo renderà meno reattivo e meno preciso. Peccato che queste sono proprio due delle qualità essenziali per un antifurto GPS di qualità!

2) Gli antifurti GPS alimentati dalla batteria della moto

In questo secondo caso, l’antifurto GPS è alimentato direttamente dalla batteria della moto. Alcuni venditori parlano allora di una "autonomia illimitata", il che vero e falso al contempo!

Questo è dovuto alla seguente ragione. Se guidate almeno una volta alla settimana, allora ricaricate automaticamente la batteria della vostra moto. Questa "recupererà" quindi l'elettricità che ha perso con l'utilizzo dell’antifurto GPS nel corso della settimana e, di conseguenza, avrete a disposizione un antifurto GPS ad "autonomia illimitata".

Invece, se non guidate per diverse settimane, allora il vostro antifurto GPS esaurirà tutta l’elettricità a disposizione nella batteria della vostra moto, e quando il vostro antifurto GPS non sarà più alimentato, si spegnerà e si riaccenderà solo quando rimetterete in moto.

Ma attenzione (di nuovo): il 99% degli antifurti GPS alimentati dalla batteria della moto non hanno un interruttore incorporato che permette di proteggere la batteria della moto da una scarica eccessiva. Una tale scarica può impedirvi di far partire la moto, e peggio: potrebbe semplicemente portare alla morte della batteria stessa, il cui destino sarà allora la spazzatura! Questo genere di informazioni non compare quasi mai sui siti dei venditori, sia perché non vendono interruttori, che perché questi sono venduti “opzionalmente” e ciò aggiunge un significativo costo extra all'acquisto. Infine, questo interruttore deve esistere in due modelli a seconda che disponiate di una batteria di tipo "a piombo" o di una batteria al litio, dal momento che le esigenze di protezione di questi due tipi di batteria non sono le stesse!


Avrete capito: è molto difficile tener conto di tutto! O avete un antifurto GPS dalla batteria interna piuttosto autonomo (da 4 a 6 mesi) ma poco preciso a causa del suo basso consumo di rete, oppure avete un antifurto GPS cinese a 18€ come quello che si ricarica sulla batteria della moto ma che non dispone di un interruttore (e quindi rischia di danneggiare fatalmente la batteria della vostra moto), o infine trovate un antifurto GPS alimentato dalla batteria della moto con un interruttore proposto come opzionale... ma questo non è compatibile con le batterie al litio!

Per ovviare a tutto ciò, l'antifurto GPS Pegase è alimentato dalla batteria della moto (oltre a disporre di una propria batteria interna come back-up) e viene fornito di serie con un interruttore integrato che protegge la batteria della moto da qualsiasi scarica eccessiva, sia che essa sia del tipo "piombo" o "litio"! Questo è il vantaggio di un prodotto realizzato in Francia: si può adattare il proprio prodotto come si vuole fin dalla sua concezione, onde evitare di dover nascondere qualcosa al consumatore in un secondo momento? 😉

In conclusione: se tutti gli antifurti GPS promettono più o meno gli stessi servizi, non tutti funzionano allo stesso modo! Alcuni saranno decisamente utili in caso di furto, e vi permetteranno di ritrovare la vostra moto, mentre altri serviranno più che altro a rassicurarvi, verificando dove essa si trovava approssimativamente in un dato momento. Fate attenzione alle specifiche tecniche dei prodotti di origine cinese: se si collegano alla batteria della moto senza chiedervi se avete una batteria al piombo o al litio... è già un pessimo segno!


Articolo pubblicato da Alexandre di SMT Performances il 12/07/2019